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20/5/2025 MAURITANIA - La Cina rimuove dazi doganali su import dal paese
L’ambasciatore cinese a Nouakchott, Tang Zhundong, ha annunciato che il suo Paese ha deciso di esentare dai dazi doganali tutte le esportazioni dalla Mauritania verso la Cina. L’annuncio è stato fatto durante un incontro con il presidente del Sindacato nazionale dei datori di lavoro mauritani, Moha .... (leggi la notizia)
19/5/2025 FRANCIA - Il mercato francese della moda è ormai dominato da Vinted
Secondo uno studio dell'Institut Français de la Mode (IFM), la piattaforma di re-commerce Vinted realizza il più grande volume di vendite di moda in Francia. Vinted è così in vantaggio rispetto ai principali player come Amazon o il distributore omnicanale Kiabi, che si posizionano rispettivamente al .... (leggi la notizia)
15/5/2025 BULGARIA - La superficie coltivata a patate sta diminuendo drasticamente
La superficie coltivata a patate dagli agricoltori bulgari sta diminuendo drasticamente, secondo l'ultima analisi operativa del Ministero dell'Agricoltura. La situazione è simile per la produzione bulgara di cavoli. Alla fine di aprile 2025, la superficie coltivata a patate è quasi del 62% inferiore .... (leggi la notizia)
14/5/2025 ROMANIA - Nuovi fondi per modernizzare gli ospedali d’emergenza
Il Ministero degli Investimenti e dei Progetti Europei della Romania ha lanciato un bando da oltre 26 milioni di euro per migliorare le strutture sanitarie pubbliche che curano pazienti critici con politraumi. L’obiettivo è modernizzare, ampliare e dotare di nuove attrezzature gli ospedali d’emergen .... (leggi la notizia)
13/5/2025 SVIZZERA - Basta con il ‘pollo vegetale’: il Tribunale federale vieta i nomi di animali per i sostituti della carne
A seguito di un ricorso del Dipartimento federale dell'interno, la più alta istanza giudiziaria svizzera ha annullato venerdì una decisione del Tribunale amministrativo di Zurigo, che, contrariamente al Laboratorio cantonale, riteneva ammissibile l'uso di nomi di razze animali per sostituti vegani d .... (leggi la notizia)
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Volete esportare?

Volete importare?

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Con il progetto di consulenza "Step-by-Step" aiutiamo le imprese che desiderano esportare o importare a diventare aziende di successo a livello internazionale.

Dopo il calo del 20,9 % registrato nel 2009, l’export italiano di beni torna a crescere a un tasso annuo medio dell’8,4% nel periodo 2010/2012, con un picco del 10,3 % quest’anno e un tasso medio del 7,4 % nel prossimo biennio (+ 8,1 % nel 2011 e + 6,7 % nel 2012). Il pieno recupero rispetto ai valori pre-crisi è tuttavia atteso solo nel 2013, quando le nostre esportazioni raggiungeranno il valore di 395 miliardi di Euro.
Sono queste le principali previsioni del Rapporto Export 2010/2014 di SACE.
Il Made in Italy ha dimostrato una buona capacità di reazione alla crisi, ma non in modo generalizzato: hanno subìto minori riduzioni di domanda e redditività le imprese che sono state in grado di attuare processi virtuosi di ristrutturazione prima del 2008, per poi far fronte alle difficoltà dei mercati tradizionali riposizionando le proprie azioni commerciali ed investimenti verso mercati a maggiore crescita. Nello scenario competitivo internazionale, i tassi di crescita dell’export italiano risultano simili a quelli della Francia e di paesi export-led come Canada e Giappone. Sono invece inferiori a quelli della Germania, che beneficia del forte aumento della produttività dell’industria manifatturiera (avvenuto tra il 2002 ed il 2006), e degli Stati Uniti, che allo scoppio della crisi hanno puntato sull’export per ridurre il deficit della bilancia commerciale.
Dalle previsioni emerge una crescita sostenuta dell’export italiano verso i maggiori mercati emergenti, in primis Brasile, Turchia e Cina, e una maggiore propensione a orientarsi verso destinazioni meno vicine, sia geograficamente che culturalmente, ai nostri imprenditori.
La crescita dell’export verso le economie emergenti “avanzate”, dopo il balzo atteso per il 2010 (+ 13,6 %), sarà mediamente superiore al 9 % annuo, tre punti percentuali in più della performance attesa verso i mercati di destinazione più tradizionali.
La dinamica del fatturato estero verso gli emergenti “in senso stretto” sarà, invece, più vicina a quella complessiva (+ 7,3 %).
Le previsioni indicano un incremento del peso dei beni intermedi (dal 27,3 % del 2009 al 29,9 % del 2014) e d’investimento (dal 40,7 % al 41,5 %) rispetto all’export italiano totale, a fronte di una graduale riduzione dell’incidenza dei beni di consumo. Anche le dinamiche di crescita saranno differenziate per settore industriale, con i beni intermedi – che guidano l’attuale ripresa (+ 16,4 % nel 2010) – a registrare la crescita più veloce, seppure con un rallentamento nel prossimo biennio (+ 8,8 %).
La crescita dell’export dei beni di investimento sarà intensa: + 10,4 % nel 2010, + 7,9 % nel biennio 2011/12. Più contenuto l’incremento per i prodotti agricoli, con tassi di crescita di poco inferiori a quelli storici (+ 5,5 % in media) e per i beni di consumo, che difficilmente registreranno tassi superiori al 5 %.

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