17/1/2020 CINA-ITALIA - Ambasciatore Ferrari, stimato aumento del 20% dei turisti nel 2019
Il 2019 si è chiuso con un aumento dei turisti cinesi in Italia stimato nel 20 per cento. Lo ha dichiarato l'ambasciatore d'Italia a Pechino, Luca Ferrari, in occasione della conferenza stampa che si è svolta nel pomeriggio nella capitale cinese per la presentazione dell'Anno della cultura e del turismo tra Italia e Cina. "Più di tre milioni di turisti cinesi vengono in Italia con 500 mila visti rilasciati all'anno: su questo dato si può lavorare molto. Molti di questi turisti vanno poi in altre città europee; Milano, ad esempio, è un hub turistico per andare nel resto d'Europa. I cinesi vengono, stanno a Milano alcuni giorni, vanno in Svizzera, magari a Parigi, poi a Venezia e ripartono da Milano", ha spiegato Ferrari. Sono invece 300 mila gli italiani che viaggiano verso la Cina. L'ambasciatore italiano ha spiegato che le stime per l'aumento dei turisti cinesi nel nostro paese si basano su tre fattori: l'esperienza passata, la distribuzione dei passaporti all'interno della Cina e la crescita della ricchezza pro capite della popolazione cinese. Per quanto riguarda i collegamenti aerei fra Italia e Cina, Ferrari ha aggiunto: "Abbiamo già la compagnia Neos che vola in Cina con quattro voli diretti che vuole portare a otto. Anche Air Italy ha interesse a mettere voli con la Cina e perfino Blu Panorama". L'ambasciatore ha poi sottolineato l'importanza della compagnia cargo Cargolux Italia, per la quale si è ottenuto dalla parte cinese 14 voli diretti verso la Cina (sette in aggiunta ai sette già esistenti) con la cosiddetta quinta libertà aeronautica. "Possiamo caricare un 747 cargo a Fiumicino con merci per la Cina, poi fare uno stop a Shanghai e poi andare in Giappone. Poter utilizzare un paese come step per andare verso un altro", ha spiegato Ferrari. Il negoziato aereo bilaterale tra l'Italia e la Repubblica popolare cinese si è svolto lunedì 13 gennaio a Pechino. La delegazione italiana, guidata dal presidente dell'Enac, l'Ente nazionale per l'aviazione civile, Nicola Zaccheo e dal direttore generale Alessio Quaranta, era composta da rappresentanti del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e dell'ambasciata italiana a Pechino, oltre che da un team di dirigenti e tecnici dell'Ente. All'esito dell'incontro è stato firmato dal presidente Zaccheo e dall'omologo cinese un importante memorandum di intesa finalizzato ad ampliare i collegamenti aerei tra i due Stati, a favore dello sviluppo reciproco del turismo e del business. L'accordo è stato raggiunto proprio nell'anno in cui si celebra il cinquantenario dell'inizio delle relazioni diplomatiche con Pechino, anno dedicato anche allo sviluppo della cultura e del turismo tra l'Italia e la Cina. Il memorandum prevede un considerevole ampliamento delle intese precedenti, risalenti al 2015, e in particolare: incremento della capacità in termini di frequenze passeggeri fino a 164 voli settimanali per parte, di cui 108 con decorrenza immediata, con un incremento di 28 a partire dalla stagione estiva 2021, e di ulteriori 28 a partire dalla stagione estiva 2022; punti di destinazione liberi nei rispettivi territori; code sharing domestico su tutti i collegamenti nel territorio dell'altra nazione; co-terminalizzazione (possibilità di servire con lo stesso volo più scali dell'altro paese), ad eccezione delle principali rotte (Pechino-Shanghai, Pechino-Guangzhou e Shanghai-Guangzhou per i vettori italiani; Roma e Milano per le compagnie cinesi); per il trasporto cargo 14 frequenze a settimana con possibilità di operare diritti di traffico di quinta libertà su quattro punti 'intermedi' e su quattro punti 'oltre'. Il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli ha commentato: "L'Italia diventa la nazione europea con il numero più alto di collegamenti aerei con la Cina, grazie all'accordo siglato da Enac con l'aviazione civile cinese. Voglio esprimere la mia soddisfazione per un risultato di grande valore che porterà più turismo e più rotte per il made in Italy, nella direzione auspicata da tanti operatori commerciali, e che rinsalda i legami tra i due paesi.

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